Location da Favola fra Sogno e Realtà Il Castello di Miramare a Trieste
Un bianco candore circondato da un lussureggiante parco, a picco sul mare e accarezzato dalla Madonna Bora. Ecco come appare il Castello di Miramare, il sogno di Massimiliano d’Asburgo-Lorena, Arciduca d’Austria e Imperatore del Messico.
Ventidue ettari di parco impreziositi da alberi e piante provenienti da mezzo mondo circondano non solo il castello, ma anche tutte le altre meraviglie rinchiuse al suo interno: il castelletto, ovvero la prima dimora, le scuderie e le fontane.
Il sogno continua passeggiando fra le grotte e i sentieri tortuosi, trovando riposo nei gazebo, ammirando i laghetti o perdendosi fra le serre. O, ancora, ammirando i cannoni fino a trovare un po’ di sacralità nella cappella, spostandosi da un giardino all’italiana a un bosco stiriano semplicemente attraversando un ponticello… dove ogni passeggiata è una scoperta.
Come ogni favola, si inizia sempre con il classico “c’era una volta” un principe che, innamoratosi della baia e del promontorio di Grignano a pochi chilometri dal centro di Trieste, grazie a uno sbarco di fortuna proprio in quello che sarà poi il porticciolo del castello, decise di creare la sua dimora su questo piccolo paradiso in terra. La prima pietra fu posata nel lontano 1856 per poi terminare la costruzione definitiva nel 1871.
Come ogni principe, Massimiliano volle regalare alla sua sposa una residenza all’altezza della sua amata, Carlotta del Belgio. Un piccolo paradiso protetto dalle insidie della vita.
Ma… c’è sempre un ma, in ogni favola che si rispetti.
Carlotta sentiva pesantemente il raffronto con la cognata Elisabetta, moglie dell’Imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, tanto da spingerla fra smania di potere e desiderio di fama a far partire l’amato marito per reclamare il trono del Messico.
Una decisione fatale. Nel 1867 Massimiliano fu preso prigioniero e fucilato poco dopo. Il suo corpo le venne restituito appena l’anno successivo. La poverina appresa la notizia impazzì dal dolore, tanto da esser rinchiusa prima nel castelletto e poi rispedita in Belgio. Ma prima di abbandonare il castello di Miramare maledì per l’eternità quello che avrebbe dovuto essere il suo nido d’amore.
Il povero Massimiliano non riuscì mai a veder ultimato il suo amatissimo castello. Solo per pochi anni riuscì a trovar serenità e gioia fra le bianche pietre e gli arbusti secolari.
Fra storia e leggenda questa dimora alimenta varie superstizioni. Tra queste, la più sentita vuole che chiunque dorma in questo luogo sia destinato a perire di morte violenta. Una maledizione che ha trovato triste conferma nella realtà storica, come dimostrano gli infelici destini del duca Amedeo d’Aosta e dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Austria-Este, che proprio a Miramare avevano soggiornato.
Si dice anche che lo spirito di Carlotta vaghi nel castello di notte e lungo il parco di giorno, guardando male, e non solo, le coppie innamorate. Non tutti, però, credono a questa seconda superstizione, tanto è vero che il parco è utilizzato da moltissime coppie come set fotografico e lo stesso si può dire dei novelli sposi che scelgono i suoi scorci spettacolari e i magici giochi di luce che offre per rendere unico il loro album di nozze.
Al castello vi sono varie entrate, ma se cercate un tuffo nel passato con tanto di carrozza, l’entrata al bivio di Miramare vi lascerà senza fiato: una porta di bianca pietra istriana in stile neo medioevale è pronta ad accogliervi come veniva fatto per gli ospiti dell’Arciduca. Nel periodi primaverile ed estivo, poi, il parco ospita innumerevoli mostre che possono esser spunto o ciliegina per il vostro matrimonio.
Sharon Giona
Vice Presidente Friuli Venezia Giulia