Anche lo Sposo vuole la sua parte: consigli di una wedding planner per un look impeccabile
La scelta dell’abito e degli accessori giusti per il futuro sposo, necessitano della stessa attenzione dedicata alla ricerca dell’abito da sposa.
Come lei, anche lo sposo, dovrà tenere ben presente il mood del matrimonio, la location, se la cerimonia si svolgerà in chiesa o in municipio, la stagione e l’orario.
Le regole del Galateo vengono in aiuto per chiarire dubbi e incertezze ed evitare gaffe memorabili!
Se il tono del matrimonio è formale ed elegante, e la cerimonia si tiene in mattinata con termine del ricevimento entro le 18, allora la scelta più adatta è il tight, l’abito da cerimonia per eccellenza, e d’obbligo se la sposa indossa un abito lungo e con uno strascico di almeno un metro e mezzo.
Questo abbigliamento prevede però regole di bon ton molto rigide.
Indispensabile l’uso della giacca con le code, preferibilmente nei toni del grigio scuro, e del gilet grigio perla o beige a cinque bottoni.
I pantaloni, saranno diritti e senza risvolto, in tessuto a microrighe bianche e grigie o nere.
La camicia sarà rigorosamente bianca, con il colletto rigido ad angoli piegati e i polsini fermati da gemelli preziosi.
Particolarmente adatto al tight, e alla classica quanto elegante camicia bianca, è il plastron: una cravatta larga annodata con un solo passaggio all’esterno e fermata al centro con una spilla, che può essere semplice oppure più particolare come una perla, o diventare un vero e proprio gioiello.
Il tight deve contemplare obbligatoriamente guanti e cilindro, che verranno tolti dopo l’ingresso in chiesa.
Se lo sposo opta per questo abito, dovrebbero indossarlo anche il testimoni maschi e i papà dei due sposi.
Meno impegnativo, ma comunque da indossare negli stessi orari, è il mezzo tight : una versione un po’ meno formale del primo, in quanto non richiede la giacca con le code, il cilindro e i guanti.
Per lo sposo che invece preferisce un’eleganza più semplice, ma comunque raffinata, la scelta cade sull’abito scuro.
Perfetto il tre pezzi grigio o blu scuro, con i pantaloni diritti e senza risvolto, la giacca monopetto con gilet dello stesso tessuto e la camicia bianca e pregiata.
La cravatta sarà preferibilmente grigio argento e le scarpe stringate in vitello spazzolato nero opaco. I calzini lunghi (sempre!) neri, grigio scurissimo o blu scurissimo.
Se lo sposo è particolarmente originale, sono ammessi anche look più innovativi: tenendo sempre conto dell’abito della sposa ( che lo indirizzerà nelle sue scelte), lui potrà scegliere il colore dell’abito, o optare per un look total with se il matrimonio è in piena estate.
Nel caso di scelte più estrose, padri, fratelli e testimoni dovrebbero seguire l’esempio dello sposo.
Il fiore all’occhiello (ed è proprio questo il caso di dirlo!) è la cosiddetta “boutonnière” che lo sposo appunterà alla giacca per completare il suo look, sempre se la cerimonia si svolge di mattina.
Quanto alla scelta del fiore, il bon ton suggerisce la scelta del garofano bianco, simbolo di fedeltà, la gardenia, la camelia, la rosa o un mazzolino di mughetti. Sono comunque concessi altri fiori, se questi rientrano nel mood particolare del matrimonio.
Nel caso in cui la cerimonia sia di sera, invece, la scelta cadrà sulla pochette, che non sarà mai dello stesso colore della cravatta, ma in armonia e pendat con questa, richiamandola nei dettagli.
Un’ultima accortezza, ma di fondamentale importanza: in qualsiasi caso e situazione è bandito lo smoking! Non è assolutamente un abito da cerimonia
Chiara Chimento
“La Scarpetta di Cristallo” Wedding Planner Firenze
Tel. 348.0659788 , e-mail lascarpettadicristallowp@gmail.com