Le 10 mosse per un matrimonio perfetto
Lancio del bouquet sì o no? Cena pantagruelica o dinner leggero? Nicola Santini ci guida tra le regole essenziali per organizzare un matrimonio perfetto
Meglio un matrimonio billionaire stile Valeria Marini – 700 invitati, diretta tivù e città paralizzata – o una cerimonia informale alla Keira Knightley – celebrazione low profile per una decina di parenti e amici con festa nel vigneto di famiglia in Provenza? Ce n’è per tutti i gusti e tutte le tasche, ça va sans dire.
Ma per pianificare un matrimonio evitando di scadere nel cafonal o, peggio ancora, in un evento non in linea col proprio stile e i propri gusti, bastano poche e semplici mosse. Nicola Santini, giornalista esperto di bon ton e autore con Natalina Villanova di Domani mi sposo! Manuale completo per un matrimonio low cost, ha stilato per Panorama.it un decalogo (semi)ironico per organizzare un matrimonio perfetto.
1. NO ALLE CENE PANTAGRUELICHE. Banditi i buffet esagerati, della serie “come se non ci fosse un domani”. L’ossessione per il cibo va contenuta: la grandiosità di un matrimonio non è commisurata alla sterminatezza del menù. Meglio optare per un cocktail ricco, ingannando così l’attesa degli ospiti mentre gli sposi fanno le foto di rito: il dinner dev’essere poco più ricco di una cena formale in casa. Costringere gli invitati a stare tre ore seduti a tavola non ha senso, anche perché per intrattenere gli ospiti ci sono modi molto più divertenti.
2. ATTENZIONE AL COLORE DEGLI ABITI. Inutile criticare le spose, anche quelle più agée, che si presentano di bianco vestite all’altare: simboleggia il matrimonio, non la purezza. Anche gli uomini devono fare attenzione al vestito: ogni abito ha la sua ora, perciò evitate il tight di sera. Care suocere, voi invece lasciate a casa l’abituccio blu cobalto: è un cliché logoro.
3. PARTECIPAZIONI VS TECNOLOGIA. Le care vecchie partecipazioni si spediscono ma, come da tradizione, via posta: assolutamente out inviarle via sms o via mail!
4. AUTO RETRO’? NO, GRAZIE! Se non è un matrimonio retrò, meglio lasciar perdere le auto a noleggio, specie quelle vintage. Molto meglio arrivare e andare via con la propria utilitaria. Così si risparmia pure.
5. COME EVITARE LE BRUTTE SORPRESE. Per la scelta della location e del menù, conviene affidarsi a un professionista del settore per evitare sorprese sgradite. Certo, chi ama l’imprevisto può invece puntare sul ‘fai da te’, ma con tutte le conseguenze del caso.
6. ENIGMA TAVOLI. I commensali non vanno piazzati a caso attorno allo stesso desco. Ci vuole grande cura nella scelta dei tavoli anche per scongiurare il rischio che gli invitati passino tutto il tempo a chattare su WhatsApp o a sbirciare Twitter.
7. W LA BOMBONIERA. Le bomboniere sono un piccolo ricordo di un giorno importante. Perciò tenersi alla larga dalle porcellane di Capodimonte o da quelle assurde e minuscole cornicette in argento: finiranno inevitabilmente a prendere polvere sulle credenze delle vecchie zie.
8. BOUQUET SI’, NO, FORSE. Il lancio del bouquet? Tradizione superata. Serve solo a far capire agli invitati che l’amica del cuore è zitella.
9. NO ALLE SFACCHINATE. Cercate di organizzare la cerimonia e il ricevimento nel raggio di pochi chilometri: per intenderci, non ci si sposa a Milano per poi festeggiare a Como. Così si evitano gli strali e i malauguri degli invitati, costretti a ore di macchina per un bicchiere di prosecco. Ricordarsi poi di allegare una piantina dettagliata del tragitto, per evitare che metà degli ospiti finisca per perdersi vagando per ore lungo strade sconosciute.
10. DILEMMA LISTA NOZZE. Sì al contributo economico per chi non fa la lista di nozze, ma evitate di accompagnare la partecipazione di nozze con l’iban: fa molto cafone. Meglio una comunicazione più discreta: chi si occuperà del recall per avere la conferma degli ospiti, suggerirà in maniera riguardosa le modalità per il cadeau.
fonte: Panorama.it